Monthly Archives: Settembre 2018

Set 18

Che tipo di lavoro ti piace? Scopri i 4 aspetti fondamentali di un lavoro

By Morgan | Orientamento al lavoro , Uncategorized

Quante volte ti è capitato di pensare ad un lavoro particolare e dentro di te pensare: “Non fa assolutamente per me?” A me è successo e succede spesso.

Il fatto è che è facile pensare cosa non vada bene in un lavoro, è molto più difficile invece capire quali sono le caratteristiche del nostro lavoro ideale. Detto in altre parole: ogni occupazione è sicuramente diversa dalle altre, d’altro canto tutti le professioni possono essere divise in grandi sottogruppi, ognuno caratterizzato da un diversi livelli di caratteristiche comuni.

Sembra complicato? Solo all’apparenza! In questo articolo leggerai quali sono queste caratteristiche comuni dei vari sottogruppi di lavori e come capire quale sottogruppo fa al caso tuo.

Quale lavoro fa per me?

Oltre a capire quali sono le tue attitudini, come abbiamo approfondito qui,per scoprire quale lavoro faccia al caso tuo bisogna individuare quale sottogruppo di lavori è più congeniale ad i tuoi interessi.

Prima di procedere voglio chiederti un grosso favore, ho dedicato molto tempo a questo articolo e mi farebbe molto piacere se potesse giungere a più persone possibile. Per questo ti chiedo, se ti è piaciuto di condividerlo sui social con i pulsanti qui sotto. i ringrazio immensamente!

Per capire meglio, prova a pensare agli sport che esistono nel mondo, sono molto diversi l’uno dall’altro ma allo stesso tempo hanno diverse caratteristiche in comune. Ci sono quelli con la palla e quelli senza, quelli con contatto e senza contatto ed infine quelli di squadra e quelli non di squadra. Queste caratteristiche, quando associate, formano diversi sottogruppi di sport, ad esempio:

  • sport con la palla + sport di contatto + sport di squadra: in questo sottogruppo ci sono molti sport, come il calcio, il rugby ed il mio amato basket.
  • sport senza palla + sport senza contatto + sport non di squadra: in questo sottogruppo troviamo gran parte delle discipline olimpioniche come il nuoto, il salto in alto e molti altri.
  • attività con palla + sport senza contatto + sport di squadra: in questo sottogruppo troviamo la pallavolo, il tennis in doppio e così via.
  • tutte le altre combinazioni e sottogruppi, penso che tu abbia capito.

A questo punto comprendi che se tu volessi scoprire lo sport che fa al caso tuo sarebbe utile capire quali caratteristiche preferisci (sport di squadra o non di squadra? Con contatto o senza contatto? Con palla o senza?) e ridurre la selezione ad un piccolo sottogruppo. Questo sarebbe molto utile per sfoltire, almeno inizialmente, l’elenco degli sport che potrebbero piacerti ma soprattutto è utilissima per ragionare meglio sul tuo sport ideale e, se messo di fronte ad una scelta, poter scegliere in maniera efficace lo sport più congeniale.

Lo stesso ragionamento puoi farlo in relazione ai diversi lavori, a questo proposito ho individuato 4 caratteristiche, che ho chiamato aspetti fondamentali di un lavoro, che ci saranno utili per individuare i vari sottogruppi di lavori, di modo da:

  • avere un’idea più chiara dell’obiettivo principale;
  • avere un elenco di possibili obiettivi principali più ristretto;
  • poter fare una scelta più accurata quando si è in dubbio sull’obiettivo da perseguire.

La svolta

Prima di parlarvi degli aspetti fondamentali di un lavoro vorrei farvi capire quando ho capito la loro importanza, in particolare l’importanza del livello di responsabilità.

Dall’età di 10 anni gioco ad uno sport splendido, il basket. Purtroppo per me fino a 17 anni son sempre stato il peggiore della squadra, poi, forse grazie ad un nuovo allenatore oppure grazie alla crescita son diventato un buon giocatore. A 19 anni, forte di due anni di giovanili a buoni livelli, ho deciso di mettermi alla prova e giocare in una squadra di Serie D.

Ero convinto che, grazie a quanto imparato e ad una grande dose di impegno avrei potuto giocarmi le mie carte anche a quel livello. Invece, appena abbiamo iniziato ad allenarci con il pallone, ho notato da subito che non riuscivo più a fare cose che prima ritenevo semplici ed ero tornato ad essere il peggiore della squadra.

Per me è stato un momento abbastanza difficile, ero riuscito col tempo a diventare finalmente un giocatore degno di giocare in partita ed invece poco dopo mi sono trovato a non riuscire nemmeno a segnare un tiro libero, nemmeno cambiare squadra a metà anno ha risolto la situazione.

L’anno seguente ho deciso di cambiare di nuovo squadra, in questo caso però c’era un’importante differenza. Mentre nelle due squadre di Serie D ero arrivato nel completo anonimato e quindi per l’allenatore partivo dietro nelle gerarchie, ero stato chiamato nella nuova squadra da un allenatore che mi conosceva dai tempi delle giovanili (quando ero forte) e mi considerava un giocatore importante per la sua squadra.

A quanto pare questo aspetto ha fatto tutta la differenza del mondo, l’allenatore e la squadra mi attribuivano un grande livello di responsabilità molto spesso, mettendomi in mano la palla in situazioni scottanti ed io riuscivo sempre a ripagare la loro fiducia.

E questo cosa comporta?

Riflettendoci, ho riscontrato questa dinamica in molti aspetti della mia vita, anche al lavoro o a scuola. Più venivo caricato di responsabilità più risultati riuscivo a portare.

Il livello di responsabilità è uno dei 4 aspetti fondamentali di un lavoro e tu devi capire qual’è per te il livello ottimale di responsabilità (e dei restanti 3 aspetti fondamentali) che ti rende innanzitutto motivato sul lavoro e che ti da anche la carica in più per ottenere risultati soddisfacenti.

Prima di vedere nel dettaglio i 4 aspetti fondamentali, mi farebbe molto piacere se tu ti iscrivessi alla mailing list, così oltre a non perdere nessun contenuto, riceverai periodicamente materiale gratuito riservato solo agli iscritti!

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I 4 aspetti fondamentali di un lavoro

Prima di leggere nel dettaglio gli aspetti fondamentali faccio una premessa: non c’è un livello giusto o uno sbagliato, per ogni aspetto esiste solo il livello ottimale per te, un livello che ti consenta di lavorare con soddisfazione!

Ecco quindi i 4 aspetti fondamentali di un lavoro:

  • Responsabilità: per responsabilità intendo la possibilità di avere un grande controllo sulle decisioni e di essere responsabile, nel bene e nel male, dei risultati ottenuti.

Che livello di responsabilità ti consente di lavorare al meglio? Ricordati l’ultima volta che sentivi di ricoprire un ruolo di responsabilità, indipendentemente dalla situazione, può essere in ambito scolastico, in ambito lavorativo ma anche in situazioni diverse come in ambito sportivo, come ti sei sentito/a? Prevaleva una sensazione di stress o la motivazione? Riesci a rendere al meglio quando ti senti sottovalutato/a, sopravvalutato/a o valutato/a il giusto?

  • Teamwork: per lavoro di gruppo intendo la necessità di organizzare il lavoro in squadre per poter perseguire gli obiettivi aziendali.

Quanto senti di aver bisogno del contributo di una squadra per lavorare al meglio? In situazioni lavorative e non lavorative, sei una persona prevalentemente solitaria o che si trova a suo agio in mezzo alla gente? Le riunioni le consideri più una perdita di tempo o un valore aggiunto? Quando sei in squadra, sei efficiente ed efficace come quando sei da solo/a? Di più? Di meno?

  • Dinamicità: un lavoro dinamico è un lavoro sempre in cambiamento, un lavoro che richiede una grande capacità di rinnovare le proprie qualità e le proprie competenze periodicamente, questo perché il business stesso è talmente vario che necessita dei professionisti sempre aggiornati ed incredibilmente versatili.

Quanto deve essere varia la tua professione per risultarti stimolante e quindi consentirti di lavorare al massimo delle tue capacità? Preferisci un lavoro che cambi quasi ogni giorno o preferisci avere la possibilità di perfezionarti con uno o più compiti che rimangono costanti per un lungo lasso di tempo?

  • Mobilità: un lavoro con un alto livello di mobilità è un lavoro che richiede al professionista di essere sempre in movimento per svolgere il proprio compito. In questo caso per movimento intendo sia il movimento motorio, quindi l’atto dello spostarsi di frequente, che il trasferimento dell’abitazione, quindi l’atto di trasferirsi periodicamente in più luoghi a seconda delle necessità. Io ho notato che purtroppo più di 1 o 2 ore di fila seduto non riesco a stare, pertanto ho bisogno di un lavoro che ogni tanto mi consenta di sfogare l’energia, ho bisogno quindi di un lavoro che preveda la possibilità di muoversi più volte durante il giorno. Allo stesso tempo non ho un interesse particolare per gli spostamenti abitativi (se necessari li faccio senza problemi, semplicemente non li percepisco come un valore aggiunto), tu invece?

Ora finalmente hai scoperto quali sono gli aspetti fondamentali di un lavoro e, spero, sei riuscito a farti un’idea su qual’è il tuo livello ottimale di responsabilità, dinamicità, teamwork e mobilità. Se pensi che questo articolo ti sia stato utile ti chiedo di lasciare un apprezzamento o un commento e, ovviamente, fammi sapere per messaggio cosa ne pensi!

Set 13

Come affrontare un fallimento

By Morgan | Orientamento al lavoro

Quanto è umiliante, deludente e fastidioso fallire? Come ti senti quando torni a casa dopo un fallimento importante e, pur cercando di dar retta a partner amici e familiare che cercano di farti sentire meglio, ti senti uno schifo?

Affrontare una sconfitta pesante non è mai una bella sensazione, questo è acclarato. La cosa più importante è un’altra, l’aspetto più importante è evitare di cadere nella tentazione più infida di tutte, come leggerai più avanti nell’articolo.

Tu e la sconfitta

L’ultimo tassello da comprendere per definire il tuo obiettivo principale è conoscere te stesso. Nello specifico, per quanto riguarda questo articolo, vedremo come conoscere te stesso quando fallisci.

Affrontare le sconfitte nel modo giusto ti consente di:

  • ridurre la sensazione di fallimento;
  • accrescere la tua motivazione;
  • migliorare.

Sono fermamente convinto che il modo in cui noi reagiamo e gestiamo i fallimenti faccia moltissima differenza nel raggiungere il proprio obiettivo principale. Innanzitutto analizza ora il tuo modo di gestire una sconfitta.

Pensa alle ultime tre volte in cui hai vissuto un fallimento pesante, Come lo hai accolto? su cosa ti sei concentrato? Che pensieri avevi in mente? Come ne sei uscito? Hai resistito alla tentazione più grande che si prova in tali situazioni?

La tentazione più grande

Quando ci si sente sconfitti, per evitare di perdere autostima e sentirsi completamente delusi di noi stessi sentiamo sussurrare all’orecchio una voce subdola, che recita ipnotica “Non è colpa tua”.

Ecco qual è la tentazione più grande: dare la colpa a qualcun altro per non analizzare la nostra performance,

Ci viene naturale dare la colpa a qualcun altro, in questo modo:

  • addossiamo agli altri la nostra sconfitta;

  • evitiamo a noi stessi di lavorare per rimediare al fallimento e migliorare.

Come affrontare la sconfitta

Il fallimento non è un peso da sopportare né una vergogna da nascondere, il fallimento è un dono. Il fallimento ti segnala che hai fatto qualcosa di sbagliato, ma, se sai ascoltare, ti dà uno spunto per rinascere e crescere come persone.

Quando subirai una sconfitta, non chiederti “Perchè proprio a me?” o “Perché Pinco Pallino non ha agito in un determinato modo”, invece chiediti “Dove ho sbagliato? In cosa devo migliorare?”. Queste due piccole domande sono la chiave per trasformare ogni fallimento in un’occasione di crescita personale

Conosci te stesso

Capire come tendi a comportarti quando ti senti sconfitto è una piccola parte del grande tesoro che è la conoscenza di sé stessi. Conoscere qualcosa in più di sé stessi è un traguardo inestimabile ma molto difficile da raggiungere.

Io ci ho provato bombardandomi di domande a volte dure da digerire, a volte emozionanti e persino dolorose. Ho raccolto ed organizzato queste domande e creato una guida alla conoscenza di sé stessi.

Puoi scaricare gratuitamente questo questionario ed addentrarti nella parte più profonda del tuo Io. Io ho deciso di compiere questa avventura e sono risalito completamente cambiato dall’esperienza. Non perdertela!

“Ci sono tre cose incredibilmente dure: l’acciaio, il diamante ed il conoscere sé stessi” Benjamin Franklin

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Set 11

Il lavoro dei sogni dipende dalle tue attitudini, ecco come scoprire le tue!

By Morgan | Orientamento al lavoro

Perché servono le attitudini per trovare il lavoro adatto a te?

Ho un pensiero che in questo periodo mi tiene sveglio la notte: "E se scegliessi un percorso completamente sbagliato per me, dal quale poi non potessi più tornare indietro se non sacrificando tutto quello che ho appreso finora con lo studio e con il lavoro?"

Penso che sia un pensiero legittimo e che pasi in testa al 90% per cento delle persone che stanno per intraprendere il loro percorso professionale, al quale a scuola o al'università non sono preparate adeguatamente.

Non siamo preparati, ci viene insegnato quali lavoro sono giusti a prescindere, quali lavoro sono i più prestigiosi e quali lavori sono i più remunerativi ma non quali sono i più giusti per noi.

I più fortunati fanno un piccolo questionario o ricevono un flebile suggerimento da qualche docente, ma nella maggior parte dei casi ci si affida al sentito dire ed al caso. 

Se è vero come è vero che ognuno è unico e che per ognuno esistono percorsi lavorativi più congeniali di altri, come si fa a scoprire qual'è il migliore?

Non preoccuparti, è possibile ed ho raccontato come trovare il tuo obiettivo principale in questi articoli.

In questo particolare articolo vediamo quanto siano importanti le attitudini per capire qual'è il tuo obiettivo professionale.

Scuola e lavoro, ecco una dura realtà:

Penso che sia arrivato il momento di dire ad alta voce quello che pensi da tempo:

- gran parte delle competenze acquisite durante il percorso scolastico risultano non saranno impiegato nel tuo futuro lavoro;
- a causa dello sviluppo tecnologico, le competenze necessarie per svolgere una professione sono in continuo cambiamento.

Proprio per questi motivi le aziende stanno cambiando il metodo di reclutamento: la selezione basata sulle competenze lascia il posto alla selezione guidata dalle attitudini del candidato.

Inoltre, un lavoro in linea con le attitudini comporta:

- maggiore soddisfazione lavorativa e realizzazione individuale;
- maggiore produttività ed efficacia nel contesto lavorativo.

Se vuoi scoprire quali sono le tue attitudini e capirne l'importanza ti invito a ​premere il pulsante sottostante.


Lì ti parlerò approfonditamente delle attitudini e della loro importanza e ti darò uno strumento per scoprire le tue e confrontarle con innumerevoli ruoli lavorativi.
Questa consapevolezza è troppo importante, non lasciarla al caso!

Se l'hai trovato interessante ti chiedo di condividere questo post per fare in modo che più persone possibile capiscano l'importanza delle attitudini per un'orientamento lavorativo efficace!

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti o per messaggio!